La metà oscura

Cosa sarebbe senza musica la scena dell’albero di arance nel film L’Illusionista?

Cosa sarebbero le scene di terrore e brivido in La Finestra Segreta?

E il The Truman Show nel momento della tempesta? E gli sguardi inquieti delle protagoniste in  Diario di uno scandalo? *

Probabilmente sarebbero tutti come il traffico di New York senza il Taxi di Philip Glass: semplicemente non sarebbero la stessa cosa.

Il compositore  statunitense è celebre alla maggior parte del pubblico per le sue emozionanti colonne sonore, ma per vivere ha dovuto fare per moltissimo tempo il tassista.

Per rimanere negli States, anche Charles Ives  non visse di sola musica. Nonostante il Premio Pulitzer nel 1947,  vinto con una delle sue composizioni,  fu per tutta la vita un rinomato assicuratore (Ives and Myrick) , innovatore del settore e pioniere nel campo degli investimenti immobiliari. Durante gli studi a Yale aveva già capito che le sue idee musicali erano avanti di trent’anni rispetto al gusto corrente e che non gli avrebbero mai dato abbastanza per vivere. Compose e suonò sempre per diletto considerandoli entrambi hobby di altissimo livello. ‘’Non volevo vedere i miei figli affamati a causa delle mie dissonanze musicali’’, diceva. La sua genialità emerse in egual misura tra le polizze assicurative e in mezzo ai pentagrammi, anche se la sua musica venne riconosciuta soltanto dopo la sua morte.

Antonin Dvořák autore della celebre Sinfonia Dal Nuovo Mondo faceva il macellaio nella bottega di famiglia. Può essere anche che Stanley Kubrick quando scelse le musiche per il suo film Arancia Meccanica , sapesse che le musiche di Edward Elgar (Pump and Circumstance) odorassero di follia, dato che  egli durante la sua vita, diresse per molti anni la banda del manicomio di Worcester in Inghilterra. Nella Venezia del barocco un Antonio Lucio Vivaldi, nato in gravi condizioni di salute, venne indirizzato dalla madre alla vita ecclesiastica. Ecco perché le Quattro Stagioni profumano di incenso.

Frederick Delius fu un caso ancora diverso. Nato nella seconda metà  dell’ 800 in un’ Inghilterra in piena espansione economica,  venne destinato dalla famiglia alla carriera commerciale.  Per tentare di dissuaderlo dal suo desiderio di studiare musica, lo mandarono addirittura in Florida a piantare arance . Inutile dire che il tentativo fu vano.

I postulati della teoria della relatività vibrano di armonie mozartiane. Einstein era solito dire che musica e fisica ‘’ nascono dalla stessa fonte e sono complementari l’una all’altra …’’. Quando si trovava in difficoltà su un ragionamento, prendeva il violino e suonava fino a che, a detta della sorella, esclamava: ‘’ Ecco, ora ci sono!’’.

E il violino ritorna al cinema con Charlie Chaplin. Il grande regista oltre a imbracciare lo strumento curiosamente a rovescio, componeva  e curava le musiche dei suoi film.  Nel 1971 ricevette l’Oscar per la migliore colonna sonora del film Luci della Ribalta (1952), con un ritardo di quasi vent’anni a causa della censura maccartista.

Tutte queste grandi personalità sono la prova che è possibile non rinunciare ai sogni, avendo la capacità di farli convivere con le necessità della vita.

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The Illusionist, Neil Burger-2006
Secret Windows, David Koepp-2004
The Truman Show, Peter Weir-1998
Notes on a Scandal, Richard Eyre-2006

 

Emy Bernecoli

Pubblicato da REM 2015

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