Sotto voce: messaggi dal pentagramma

Così come nella vita ognuno di noi interpreta la realtà in modo assolutamente soggettivo così è in musica. Le sfumature e le variazioni espressive di un’ interpretazione sono tanto varie quanto le sfaccettature di ogni singola personalità. Si piegano sotto il peso del tempo e si colorano dello stato d’animo del presente.

Trovarsi davanti allo spartito musicale significa vivere una storia attraverso la quale il compositore ci accompagna per mano, mostrandoci qui e la con l’Agogica in quale stato d’animo vorrebbe ci trovassimo.

Per cominciare il ‘’lettore’’ può stare Allegro o Allegretto  oppure trovarsi a dover subito fare Presto o Prestissimo. Nel peggiore dei casi potrebbe vedersi costretto ad un inizio Rapido o Precipitato, Scatenato o addirittura Affannato, Bruscamente Agitato e magari anche Furioso.

Durante il viaggio potrà vestire i panni di un Eroico condottiero, Fiero e Trionfante, che Marcia Solennemente attraverso un corteo di note Pomposo e Cerimonioso. In altri casi dovrà costringersi a indossare un Oscuro volto Funereo e Lugubre precipitando Vorticosamente verso l’Estinto e il Senza vita per poi finire con un ineluttabile Morendo.

A seguire potrebbe, date le circostanze qui raggiunte, dover procedere Con spirito cercando conforto in un Poetico gioco di silenzi e respiri, Malinconico e Pensoso senza mai però diventare Patetico!

Anche se Lacrimoso si avvia ora più Leggero verso nuovi orizzonti e si addentra così nel Misterioso paesaggio Sonoro dimenticando via via il passato Drammatico.

Magico e Parlante  appare il nuovo mondo al quale il ‘’lettore’’ finalmente può affacciarsi  Con abbandono e Con anima  immerso nel calore Sognante di un tema Amoroso e Delicato.

Con più passione accelerando e stringendo poi calando e trattenendo si abbandona Teneramente alle più alte vette di ciò che ha sempre cercato: l’ Espressivo.

Ecco che ora Gioioso e Vivace si lascia andare a qualche passaggio Capriccioso e Burlesco, esagerando purtroppo, a causa del suo pessimo carattere, con qualche slancio Feroce e quasi Barbaro.

Calmato e un po’ Stralunato infine torna a un Tempo comodo ma Deciso, Saltando Gaio in un Velocetto rotante.

Al compositore a questo punto non resta che lasciarci andare liberi con un ad Libitum, per raccoglierci appena  un attimo prima del Finale proprio sugli ultimi accordi Con fuoco che strappano l’applauso tanto desiderato!

Che sia un viaggio diverso oppure lo stesso per  il ‘’lettore’’,  che ormai ha preso le sembianze di un viaggiatore sentimentale, ogni volta sarà cosa nuova. Diverso come ogni volta lo sono felicità e tristezza o amore e furia. Diverso come ogni giorno della vita, diverso perché toccato dal Tempo.

Se poi sulla strada il viaggiatore intreccerà all’Agogica le indicazioni di Colore come Piano o Forte, Sussurrato o Declamato, Sotto voce o Più che fortissimo il viaggio non può che diventare più eccitante!

Pubblicato da REM 2016

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*Arnold Boecklin, Autoritratto con la morte che suona il violino, olio su tela, 1872

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