Graduatorie in fiore

Ѐ soddisfacente di tanto in tanto sentirsi un avvocato. Non ho mai ambito alla carriera forense ma la vita di un musicista errante offre anche questa incredibile opportunità .

Occuparsi di diritto penale e legislazione, abbarbicarsi con le abbreviazioni di art. artt. D.Lgs D.M. e decreto del decreto, visionare albi pretori e redigere dichiarazioni sostitutive dell’atto di. Quando compilo le domande per l’inserimento in graduatoria nei Conservatori, davanti al computer mi trovo a preferire un taullieur al solito pigiama e magari il giorno prima vado dal parrucchiere. Mi sento una donna in carriera come quando giocavo con la mia migliore amica a segretarie il sabato pomeriggio. Sono seppellita da mille scartoffie, plichi di fotocopie di titoli artistici, dichiarazioni firmate e controfirmate e la mia disperata stampante che continua a inghiottire e vomitare fogli, sbuffando inchiostro dalla bocca spalancata.

Mi sorgono anche dei dubbi sulla mia condotta mentre sottoscrivo di non avere procedure penali in corso. Penso se la multa per eccesso di velocità presa il mese scorso per arrivare in tempo al concerto, possa ostruire i requisiti necessari per l’accesso al pubblico impiego. Mi chiedo anche se li ho tutti questi requisiti o se mi siano stati requisiti proprio nel contratto precedente.

Come per le begonie, la fioritura dei bandi per le graduatorie di istituto va dal mese di luglio al mese di novembre con picchi proprio nel mese di agosto. Nascono senza preavviso e a volte durano per poco più di due settimane, così che devi correre per non perderti lo spettacolo. Mi è capitato anche di rientrare appositamente da una settimana di vacanza perché la begonia in questione ha pensato bene di affiggere il bocciolo al suo albo proprio i primi giorni di agosto, con la sfioritura programmata disgraziatamente per il ferragosto. La botanica richiede spirito di sacrificio!

Quando si parla di fioriture oggi in realtà si parla di allergie ai pollini. Ѐ evidente che non si tratta più di bellezza e colore ma di sofferenza e malattia. Mal di testa, lacrime e muco.

Ebbene, davanti all’ennesimo allegato o davanti al form rinnovato dell’istituto musicale pareggiato i sintomi sono gli stessi. Col malessere stampato nel viso che lo schermo del pc ti riflette senza pietà, sei costretto a rifare la compilazione da capo e ancora e ancora, e ti senti impotente davanti di tuoi maledetti titoli, con griglie vuote da riempire e puntini da completare.

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